Il Kaizen, come migliorare se stessi poco ma in maniera costante

Da anni ormai studio e sono interessato al miglioramento personale, in particolare leggo libri e vedo video su quest’argomento. Tra gli autori più importanti ci sono Tony Robins e il suo allievo italiano Roberto Re ma anche Tim Ferris e altri che trovo nella rete.

C’è un particolare un concetto orientale che mi ha affascinato, il Kaizen. Il Kaizen è la composizione di due parole giapponesi, KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono, migliore), consiste nel provare a migliorarsi poco e in maniera costante ogni giorno. Pensa se potessi migliorarti dell’1% ogni giorno in un campo particolare. Nel breve periodo può sembrare senza senso o inutile ma nel lungo periodo porta a grandi risultati.

Un’azienda ( non a caso Giapponese ) che crea macchine fotografiche ha adottato questa metodologia, la Fujifilm. In particolare si occupa di rilasciare sempre aggiornamenti del software della macchina migliorandone le performance, riducendo così l’obsolescenza dei suoi prodotti. Questo a sua volta porta ad una maggiore fiducia da parte dei consumatori perché assoceranno a quelle macchine fotografiche un maggiore valore nel tempo.

L'applicazione del Kaizen nella propria vita può portare grandi benefici soprattutto se si delineano con precisione i propri obiettivi. Ad esempio chi vuole riuscire a correre una maratona dovrà prima capire quanto riesce a correre, poi allenarsi in maniera costante senza mai strafare in modo da migliorare in maniera costante. Ugualmente in una dieta l'obiettivo potrebbe essere perdere anche solo 500 grammi a settimana ma senza soffrire troppo la fame o senza stravolgere le proprie abitudini.

In conclusione il kaizen più che un metodo è uno stile di vita, molto diverso dal nostro dove ormai siamo abituati ad avere tutto quello che vogliamo subito e che ci spinge a non ritenere raggiungibile un risultato se questo comporta uno sforzo duraturo.